9 dic 2010

Regime dei minimi: guida gratuita

Condizioni d'accesso

Il regime dei contribuenti minimi è riservato alle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato che svolgono attività d'impresa, arte o professione, e che nell'anno solare precedente hanno conseguito ricavi o compensi in misura non superiore a 30mila euro.

Limite all'acquisto di beni strumentali
il soggetto che opta per il regime semplificato non deve aver effettuato cessioni all'esportazione e non deve aver sostenuto spese per lavoro dipendente o per collaboratori. Inoltre, non deve aver erogato somme in forma di utili di partecipazione agli associati né aver acquistato, anche mediante contratti d'appalto e di locazione, nei tre anni precedenti a quello di entrata nel regime, beni strumentali di valore complessivo superiore a 15mila euro.

Applicazione del regime: 1° gennaio 2008
I soggetti che possiedono questi requisiti e gli operatori che già applicano nel 2007 il regime della franchigia possono, già dal 1° gennaio 2008, iniziare a operare automaticamente da contribuenti minimi. I contribuenti che iniziano un'attività, devono comunicarlo nella dichiarazione di inizio attività da presentare con modalità ed entro i termini previsti.

Il nuovo regime fiscale: esoneri, semplificazioni e niente studi di settore!
L'adesione al regime dei contribuenti minimi comporta l'esonero dagli obblighi di liquidazione e versamento dell'Iva e da tutti gli altri obblighi previsti: registrazione delle fatture emesse, registrazione dei corrispettivi, registrazione degli acquisti, tenuta e conservazione dei registri e documenti (con l'eccezione delle fatture di acquisto e le bollette doganali d'importazione), dichiarazione e comunicazione annuale e, per concludere, compilazione e invio degli elenchi clienti e fornitori. Anche ai fini delle imposte sui redditi, i contribuenti minimi sono esonerati dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili. E, non essendo soggetti né agli studi di settore né ai parametri, sono inoltre esonerati dalla compilazione del modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore.

Esenzione IRAP
L'adesione al regime dei contribuenti minimi comporta anche l'uscita dalla platea dei soggetti sottoposti al calcolo e al versamento dell'imposta sulle attività produttive.

Principio di cassa
L'imputazione delle spese, dei ricavi e dei compensi al periodo d'imposta deve essere effettuata sulla base del cosiddetto "principio di cassa". Il principio, generalmente valido per i redditi di lavoro autonomo, trova quindi applicazione anche nella determinazione del reddito d'impresa prodotto dai contribuenti minimi.

Scarica la guida gratuita al regime dei minimi

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Regime dei minimi: quando conviene?

Il nuovo regime dei minimi (scarica la guida gratuita al regime dei minimi) sembra decisamente consigliato per:

  • le piccole partite iva, professionisti ed imprese, che operano nel settore dei servizi ed hanno pochi costi da scaricare e non risultano quindi danneggiati dalla indetraibilità dell'IVA. I vantaggi aumentano all'avvicinarsi alla soglia limite dei ricavi 30.000 euro. Da valutare l'utilità del regime caso per caso con il proprio commercialista al diminuire dei ricavi complessivi.
  • chi ha come clienti i privati (non viene effettuata ritenuta)
  • chi ha altri redditi potendo evitare il cumulo ( es. lavoratore dipendente che decide di aprire partita iva).
Non sempre le agevolazioni sbandierate dal governo sono così convenienti.
  • é vero che questi soggetti non pagheranno irap, ma è anche vero che non avendo un'organizzazione autonoma non l'avrebbero probabilmente pagata comunque.
  • Inoltre resta l'obbligo di ritenuta, costringendo quindi ad un perenne credito di imposta (fatta eccezione per quei soggetti che hanno come clienti principalmente privati).
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Regime dei minimi: l'imposta sostitutiva al 20%

Il contribuente in regime di minimi ha notevoli fiscali, sia in termini di imposte sia di adempimenti:
  • E' esonerato dagli obblighi di liquidazione e versamento dell'Iva e da tutti gli altri obblighi previsti dal decreto Iva (non può però detrarre l’Iva sui costi);
  • E’ esente dall'Irap e dagli studi di settore.
  • È soggetto ad un’unica un'imposta sostitutiva del 20%.

Questi contribuenti però, volendolo, possono optare per la determinazione delle imposte sul reddito e dell'Iva nei modi ordinari.

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Regime dei minimi: deducibilità immobili e lavoro autonomo

I professionisti che hanno scelto di optare per il regime dei minimi (scarica la guida gratuita) seguono, relativamente alla deducibilità degli immobili, le norme relative ai lavoratori autonomi.

In sintesi:
  • Sono deducibili per cassa gli immobili strumentali all'esercizio dell'attività di lavoro autonomo acquistati negli anni 2007-2009.
  • Per gli immobili acquistati dal 2010 non è prevista alcuna deducibilità in conformità con le disposizioni in materia di reddito da lavoro autonomo.

Per maggiori informazioni: Guida al regime dei minimi
 

Opzione per la trasparenza fiscale per le Srl

Entro il 31.12.2010 le Srl possono esercitare l'opzione per la trasparenza tramite l'invio dell'apposito modulo in modalità telematica.

L'opzione sarà valida per tre periodi d'imposta (2010 e i due successivi) e va comunicata entro il primo dei tre esercizi sociali.

L'opzione per la trasparenza va esercitata dalla società solo previo assenso scritto di tutti i soci partecipanti tenuti ad inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno.


Fra i vantaggi che la scelta del regime opzionale consente c'è la possibilità per il socio di compensare:
  • altri redditi d'impresa con le perdite maturate dalla società;
  • altre perdite d'impresa con i redditi imputati dalla Srl trasparente.

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