15 lug 2011

Imposta di bollo sui titoli

Dal 2013 sarà pienamente operativa la nuova tassazione sui dossier titoli. Chi investe in titoli dovrà pagare un'imposta di bollo pari a 120 euro, finora l'onere era di 22,80. 

Dal 1° gennaio 2013 il bollo diventerà una vera imposta progressiva, a scaglioni. Il contribuente pagherà 150 euro fino a 50mila euro di controvalore e 380 euro oltre i 50mila.

Il provvedimento potrebbe avere come effetto uno spostamento dai titoli di stato e obbligazioni ai prodotto bancari di gestione della liquidità agevolando le banche penalizzando i piccoli risparmiatori.

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Condono: sanatoria liti pendenti

Per le liti pendenti di importo fino a 20mila euro torna la sanatoria pagando il 10,30 o 50%;
Per i futuri contenziosi scatta l'obbligo della mediazione. Inoltre aumenta del 50% la sanzione per i contribuenti che non presentano il modello per l'applicazione degli studi di settore.

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Spesometro

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale diventa operativo il provvedimento che prevede l'obbligo per le banche e le società emittenti di comunicare all'Agenzia delle Entrate le spese sull'estratto conto superiori a 3.600 euro effettuate con i pos. 

Le regole di comunicazione dello spesometro sono entrate in vigore il 1° luglio e la norma per gli operatori finanziari inserita nel dl della manovra correttiva non contiene alcuna decorrenza particolare. Pertanto si fa riferimento alla pubblicazione.

Il dl sviluppo prevedeva l’ esonero per i pagamenti effettuati tramite banca o carta di credito per non gravare sugli adempimenti dei commercianti.

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12 lug 2011

Reti d'impresa

La risoluzione n. 70/E l'Agenzia delle Entrate prevede l'iscrizione delle reti nell'anagrafe tributaria con attribuzione del codice fiscale.

La risoluzione chiarisce che anche alle aggregazioni territoriali, introdotte dal dl 5/2009, può essere attribuito (su richiesta) il codice fiscale. La Direzione centrale servizi ai contribuenti dell'Agenzia ha impartito le istruzioni per richiedere l'attribuzione del codice fiscale. La rete d'impresa dovrà presentare domanda inoltrando il modello AA5 a un qualsiasi ufficio delle Entrate.

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Accertamenti esecutivi da ottobre

Rinviati di 3 mesi, dal 1° luglio al 1° ottobre, gli accertamenti esecutivi. E' questa una delle novità della manovra correttiva che Tremonti ha presentato al consiglio dei ministri.

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La rivalutazione partecipazioni

Il decreto Sviluppo ha riaperto i termini per il ricalcolo delle partecipazioni. Le quote da rivalutare devono essere possedute entro il 1 luglio 2011.
 
Per la perizia giurata di stima e il versamento dell'imposta sostitutiva la scadenza è prevista per il 30 giugno 2012.

Le nuove opportunità di rivalutazioni riguardano anche le quote ricevute per donazione o successione mortis causa. E' più agevolato il trasferimento della partecipazione per donazione, mentre è penalizzato quello per successione che rappresenta un evento estraneo alla volontà delle parti.  

Le partecipazioni ricevute in donazione assumono in capo al donatario il medesimo costo che presentavano in capo al donante. Per quelle acquisite in successione il valore riconosciuto è quello indicato nella denuncia di successione e, pertanto, il costo della partecipazione in capo all'erede è sempre il corrispondente valore contabile della frazione di patrimonio netto.

7 lug 2011

Redditometro, difesa difficile

Per la suprema corte servono prove rigorose e circostanziate per ribaltare le presunzioni costituite dal possesso di beni e servizi indicatori di capacità contributiva. A nulla serve lamentare condizioni di indigenza, di comunione legale dei beni o situazioni simili.

L'obiettivo dell'accertamento sintetico è proprio quello di far emergere redditi nascosti al fisco sulla base delle spese sostenute per l'acquisto ed il mantenimento di beni e servizi rilevanti.

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Operazioni Iva sopra i 3mila euro.

Enti pubblici esclusi dai contribuenti chiamati a comunicare al Fisco le operazioni Iva di importo pari o superiore ai tre mila euro. L’Agenzia delle Entrate con un provvedimento del direttore torna sull’obbligo istituito dall’ultima manovra economica (dl 78/2010), specificando che le amministrazioni pubbliche non rientrano tra i destinatari di questa disposizione.

Lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri organismi di diritto pubblico non devono inviare alle Entrate i dati sulle operazioni rilevanti ai fini Iva né svolgere qualsiasi altro adempimento connesso. Un’esclusione giustificata dalle peculiari modalità di tenuta della contabilità da parte delle amministrazioni pubbliche, che potrebbero rendere particolarmente difficile l’individuazione delle operazioni da segnalare.

 Il provvedimento mette a disposizione, anche, nuove specifiche tecniche al posto di quelle pubblicate con il provvedimento del 22 dicembre scorso.  L’obiettivo è semplificare ulteriormente gli obblighi di comunicazione per i contribuenti, migliorando la qualità delle informazioni trasmesse.             
   
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Agevolazioni fiscali per le reti d’impresa

Si attesta a oltre il 75 per cento la quota di risparmio di imposta per le imprese che hanno fatto “rete”. Più precisamente, in relazione al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2010, alle imprese appartenenti a una delle reti d’impresa, riconosciute dall’articolo 42 del dl 78 del 2010, il beneficio fiscale spetta in misura non superiore al 75,3733 per cento del risparmio di imposta richiesto con il modello reti.
 

L’Agenzia delle Entrate con un provvedimento del direttore dell’Agenzia del 13 giugno 2011 comunica a quanto ammonta in percentuale, l’agevolazione fiscale, concessa alle imprese aderenti a un contratto di rete, che permette di sospendere dal reddito d’impresa una quota degli utili per un ammontare massimo di 1 milione di euro.

 Uno sconto calcolato facendo il rapporto tra il totale delle risorse stanziate pari a 20 milioni di euro, per il 2011, e l’importo del risparmio d’imposta complessivamente richiesto al Fisco con il modello RETI, che al 23 maggio 2011, ha superato quota 26 milioni di euro

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6 lug 2011

Studi, più facili gli accertamenti ed aumentate le sanzioni

Accertamenti più facili: Con l'approvazione della manovra correttiva gli uffici delle Entrate potranno disattendere le risultanze di congruità degli studi di settore e procedere all'accertamento analitico induttivo.

I funzionari del fisco non avranno più l'obbligo di motivare le ragioni che li hanno indotti a disattendere le risultanze degli studi di settore 'in quanto inadeguati a stimare correttamente il volume di ricavi o compensi potenzialmente ascrivibili al contribuente'.

Sanzioni: La mancata presentazione del modello studi di settore costituisce una circostanza aggravante dell'infedele dichiarazione che non sarà applicabile in presenza di scostamenti fra dichiarato e stimato non superiori al 10%.

L'omessa presentazione del modello dati per gli studi di settore, anche a seguito dell'invito dell'Agenzia delle Entrate, farà aumentare del 50% le sanzioni per infedele dichiarazione.

Sanzioni applicabili in materia di imposte dirette, di imposta sul valore aggiunto e di imposta regionale sulle attività produttive.

Indicatori Territoriali: La circolare n. 30/E del 28 giugno dell'Agenzia delle Entrate individua nuovi indicatori territoriali per avvicinare sempre più le risultanze di Gerico alle singole realtà locali:
  • livello dei canoni di locazione residenziale;
  • livello della retribuzione degli intermediari del commercio su base regionale
  • presenza di Factory Outlet Center.
In particolare, il documento di prassi illustra le novità relative a questi strumenti di controllo, facendo focus sui due nuovi indici territoriali e la non utilizzabilità “diretta” dei risultati degli studi ai confidi e ai bancoposta, oltre alle cooperative e ai contribuenti Ias.

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Addio al regime dei minimi

Cambia il regime dei minimi per professionisti e piccole imprese. La sostitutiva dal prossimo anno scenderà dal 20 al 5%, ma si applicherà solo per cinque anni e sarà limitato alle start up avviate da 'nuovi' imprenditori a partire dal 2007, purché i beneficiari al momento di avvio dell'attività non avessero superato i 35 anni di età.

Dubbi sul mantenimento del suddetto limite di età. Si attende la versione definitiva della manovra.

L'articolo 27 del dl sulla manovra correttiva punta sulla rimodulazione e concentrazione degli incentivi fiscali con lo scopo di favorire la costituzione di nuove imprese o di nuove attività professionali ad opera di giovani o di chi ha perso il posto di lavoro.

La nuova misura dell'imposta sostitutiva dell'Irpef e dell'Irap è fissata al 5%, in luogo del 20% previsto dal regime dei minimi e del 10% del regime delle nuove iniziative produttive.

L'agevolazione si applica a decorrere dal 2012 per i primi 5 anni di attività.

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